STORIA DELLA VIRGO FIDELIS
Il 21 novembre è un giorno particolare per i Carabinieri in servizio e in congedo. Nella stessa giornata, in tutte le Caserme e le Sezioni dell’A.N.Carabinieri, il pensiero va ai caduti nella storica battaglia africana di Culqualber e alla Santa Patrona, Maria Santissima, madre di Gesù Cristo, col titolo di “Virgo Fidelis”. Noi Carabinieri prima della seconda guerra mondiale non avevamo un Santo protettore. Fu un gesuita, padre Luigi Apolloni, Cappellano Capo presso il ricostituito nostro Comando Generale in Roma, a sostenere l’idea di dare anche all’Arma un Santo Protettore.
Col favore dell’Ordinario Militare, S.E. Mons. Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, ottenne l'8 dicembre 1949 da Papa Pio XII, la proclamazione ufficiale di Maria “Virgo Fidelis” Patrona Celeste dell’Arma dei Carabinieri. Il Santo Padre stabilì che la festa venisse celebrata ogni anno il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber. Scrisse il Papa che la Fedeltà dei Carabinieri, in tanti anni e dopo gravissimi eventi sia bellici, sia civili, era rimasta intatta e salda. La scelta della Madonna "Virgo Fidelis", come celeste Patrona dell'Arma, si è indubbiamente ispirata alla fedeltà, che è caratteristica dell'Arma dei Carabinieri e che ha per motto: "Nei secoli fedele". Il Comandante Generale bandì un concorso artistico per un'opera che raffigurasse la Vergine, Patrona dei Carabinieri. Lo scultore architetto Giuliano Leonardi rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada legge in un libro le parole profetiche dell' Apocalisse (Apoc.2,10): Sii fedele sino alla morte.
DR ANTONINO POMA
(Sottotenente dei CC. riserva Cpl)